protocollo anti contagio

Protocollo anti contagio quali documenti a tutela del DDL

In merito al protocollo anti contagio ed alle eventuali responsabilità del datore di lavoro la situazione appare abbastanza definita. Vediamo allora quali sono i documenti che è necessario avere in azienda per poter dimostrare la corretta adozione delle misure di sicurezza.

Ormai è appurato che in caso di decesso. Ovvero assenza dal lavoro per oltre 40 giorni per contagio da COVID-19. Non vi è una sorta di responsabilità oggettiva civile e penale del datore di lavoro.

Eccettuato il caso della sanità e di altri contesti di lavoro dove il rischio biologico è un rischio specifico (nel caso anche elevato). L’onere di provare la colpa del datore di lavoro è a carico del Pubblico Ministero. Questi cercherà di dimostrare la non adeguatezza delle misure indicate dal protocollo anti contagio adottate dal Datore di Lavoro.

E’ bene che il protocollo anti contagio contempli le misure per le varie postazioni di lavoro. Dovrà essere allegato al DVR aziendale quale addendum. Per garantire la sicurezza anti contagio dei lavoratori può essere utile valutare anche i vari luoghi di lavoro andandoli ad inquadrare da questo punto di vista.

Al 31 maggio 2020 la riapertura delle attività è ormai avviata. E’ bene quindi che le imprese in attività portino avanti di pari passo anche la sicurezza sul lavoro. Ciò per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori.

Le misure previste dal protocollo anti contagio

Dimostrare la non adeguatezza delle misure adottate di cui al protocollo condiviso. In un contesto pandemico.

Non sarà facile. Visto che il contagio potrebbe essere avvenuto al di fuori del contesto lavorativo. Quindi nell’ambito della nostra vita privata.

Tuttavia. A fronte di querele da parte di lavoratori contagiati. Non si può escludere a priori che le Procure non aprano un fascicolo.

Proprio per questo motivo i Datori di lavoro si devono organizzare per poter dimostrare di avere correttamente agito. A tal fine produrranno i documenti del protocollo anti contagio.

Un eventuale proscioglimento dipenderà dalla capacità del Datore di lavoro di produrre adeguati documenti. I quali attestino.

Senza ombra di dubbio. Di aver correttamente implementato le misure anti contagio definite nel proprio protocollo aziendale. Quindi bisogna agire subito.

Come procedere

Cosa deve fare allora un Datore di Lavoro per minimizzare il rischio di una condanna penale e civile?

Deve avere un protocollo per la propria attività. Questo deve essere calato alla propria realtà. Inoltre deve raccogliere le evidenze del rispetto e mantenimento delle prescrizioni del protocollo anti contagio nel tempo.

Ecco l’elenco dei documenti che ogni azienda dovrebbe avere:

INFORMAZIONE

  • Foto degli ambienti di lavoro. Ciò a testimonianza delle informazioni fornite ai lavoratori sulle regole di carattere igienico (bacheche, portali, display, totem).
    Nonché sul distanziamento sociale. Sull’obbligo di uso dei DPI, come si usano le mascherine chirurgiche. Come ci si deve lavare le mani. Cosa si deve fare se la temperatura è superiore a 37,5 gradi, se si sentono dei sintomi ecc.
  • Raccolta degli ordini di servizio/procedure con le firme dei lavoratori
  • Evidenze addestramento su DPI di terza categoria, anche in relazione ad attività di disinfezione e sanificazione

MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA

  • Foto dei percorsi ingresso uscita, barriere, segnaletica orizzontale/verticale, cartellonistica

MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI

  • Comunicazioni a fornitori, utenti, clienti in merito alle misure del protocollo anti contagio
  • Foto della cartellonistica per la gestione delle aree Carico/Scarico e servizi igienici per corrieri esterni

PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA

  • Foto e/o Procedure per la sanificazione degli ambienti di lavoro e soprattutto delle parti comuni o più frequentemente toccate da più persone
  • Se affidata all’esterno: documentazione idoneità tecnico professionale dell’azienda a cui è affidata la sanificazione (DM274/97)
  • Nel caso di pulizia/disinfezione/sanificazione effettuata da personale interno: evidenza della formazione al personale sulle corrette modalità di effettuare l’attività e dell’uso dei DPI.
  • Evidenza delle attività di pulizie, disinfezioni e sanificazioni (mediante registrazione delle attività svolte)
  • Dimostrazione del corretto utilizzo degli impianti di aerazione e trattamento dell’aria, con i settaggi e modifiche per annullare o ridurre il ricircolo.
  • Evidenza delle istruzioni fornite al personale in merito all’obbligo di provvedere all’aerazione naturale mediante apertura di porte e finestre ove possibile.
  • Evidenza delle attività di pulizia degli impianti trattamento aria con registrazione degli interventi effettuati.

PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

  • Foto della presenza dei dispenser di soluzioni idro alcoliche

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

  • Evidenze della messa a disposizione di DPI idonei. Con le corrette certificazioni. Foto dei DPI forniti con relative certificazioni. Nonché foto della consegna.
    Foto dell’utilizzo dei DPI nelle occasioni in cui sono previsti. Eventuali verbali di consegna (per consegne multiple).

GESTIONE SPAZI COMUNI

  1. Foto della cartellonistica affissa per la gestione degli spazi comuni come previsto dal protocollo anti contagio
  2. Foto dei locali con le misure in essere durante l’esercizio degli stessi. Per esempio. Schermi di separazione. Disposizioni a scacchiera dei posti a sedere. Foto delle aree snack, etc.

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

  • Evidenza delle modifiche gestionali. Riduzioni della forza lavoro presente.
    Turni di lavoro. Scaglionamento degli orari di ingresso uscita. Utilizzo di ferie/permessi o cassa integrazione.
  • Evidenze dell’utilizzo del lavoro agile.

GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI

  • Ordini di servizio per la gestione degli orari di ingresso ed uscita o fruizione di ambienti comuni per evitare assembramenti

SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE

  • Evidenza dell’uso della comunicazione a distanza per l’esecuzione delle riunioni come da protocollo anti contagio
  • Cartellonistica affissa nelle sale riunioni

GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

  • Informazione degli addetti al primo soccorso degli scenari di intervento

SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS

  • Evidenza della gestione dei lavoratori fragili

AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO ANTI CONTAGIO

  1. Verbale di costituzione del Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo
  2. Raccolta di verbali delle riunioni del Comitato
  3. Evidenza della presenza di un efficace sistema di controllo e vigilanza in campo (verbali di audit, osservazioni comportamentali, foto ecc.)