Sanificazione ambientale, di cosa si tratta?
La sanificazione ambientale deve essere fatta da una ditta specializzata? Cosa si intende per sanificazione degli ambienti di lavoro? Ci sono indicazioni del ministero della salute o altri riferimenti?
In questi giorni impazza questa domanda. Tutto deriva da quanto indicato nel protocollo nazionale per le misure anti contagio da Covid-19.
Questo infatti prevede la sanificazione periodica dei locali oltreché in altre specifiche situazioni. Continuiamo quindi a trattare il discorso sanificazione e cerchiamo di rispondere alla domanda.
L’attività di pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione ambientale è stata disciplinata dal legislatore con una duplice finalità. Con l’adozione della legge 25 gennaio 1994 n 82 si è inteso innanzitutto preservare la salute dei cittadini in generale e dei lavoratori del settore in particolare.
Le attività in questione comportano infatti l’utilizzo di agenti chimici potenzialmente dannosi per l’ambiente.
Ciò ha spinto il legislatore a circoscrivere la qualifica alle imprese in possesso di requisiti tecnico professionali ritenuti idonei a minimizzare l’impatto inquinante dell’attività.
Occorre precisare che a partire dal 2 febbraio 2007 l’obbligo del possesso di requisiti tecnico – professionali vige per le sole attività di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione ambientale.
Ciò a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legge 31 gennaio 2007 n. 7 art. 10 comma 3 (Decreto Bersani).
Quali differenze ci sono tra pulizia e sanificazione ambientale?
Sulla base della distinzione generale delle attività del settore delle pulizie. Introdotta dalla legge 25 gennaio 1984 n. 82. Il Regolamento adottato con il Decreto del Ministero dell’Industria 7 luglio 1997 n. 274.
Ha previsto le definizioni specifiche delle singole attività di pulizia. Di disinfezione. Di derattizzazione e di sanificazione ambientale. Le riassumiamo di seguito:
Attività di pulizia
Il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza.
Attività di disinfezione
Il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o non attivazione di microrganismi patogeni.
Attività di disinfestazione
A differenza di un trattamento di sanificazione ambientale. Si intende il complesso di procedimenti. Nonché operazioni. Atti a distruggere piccoli animali.
In particolare antropodi. Ciò sia perché parassiti. Nonché vettori o riserve di agenti infettivi. Sia perché molesti e specie vegetali non desiderate.
Attività di derattizzazione
Il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione di ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia.
Attività di sanificazione ambientale
Il complesso di procedimenti. Nonché operazioni. Atti a rendere sani determinati ambienti.
Mediante la pulizia. E/o la disinfezione. E/o la disinfestazione. Ovvero mediante il controllo. Nonché il miglioramento delle condizioni del microclima.
Per quanto riguarda la temperatura. L’umidità e la ventilazione. Ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore.
Conclusione
Dunque per sanificazione ambientale dei luoghi di lavoro non è da intendersi una attività mirata ad eliminare semplicemente lo sporco visibile. Bensì, gli interventi di sanificazione in ambiente di lavoro hanno un obiettivo preciso.
I servizi di sanificazione ambientale hanno l’obiettivo di eliminare le cariche batteriche rimuovendo qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non è possibile rimuovere. Ripristinando così le condizioni igienico sanitarie.
Per ora ci fermiamo qui. Nel prossimo articolo risponderemo all’altra domanda calda: “Chi può fare la sanificazione?”.