Aggiornamenti coronavirus: la Fase 2 del Covid-19
Proseguono gli aggiornamenti sul coronavirus e sulla possibile partenza della fase 2 dal 4 maggio prossimo. Il consiglio dei ministri è al lavoro. Vediamo quale sarebbe la strategia attualmente in corso di studio.
Sui social network ed in televisione continuiamo a ricevere negli ultimi giorni notizie incoraggianti rispetto allo scorso mese di marzo 2020. I casi di coronavirus sembrano essere tendenzialmente in calo. Questo è evidenziato dagli incontri quotidiani alle ore 18 con il bollettino della protezione civile ed anche dal report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria.
Aggiornamenti coronavirus: probabile via libera il 4 maggio
Potrebbe essere questa la data prevista per l’allentamento della stretta ai comportamenti personali, a meno che i dati di questo fine settimana non facciamo brutte sorprese. Se l’incremento dei contagiati sarà sceso sotto quota duemila, cifra sfiorata lunedì quando si è arrivati a 2.200.
L’allentamento della stretta sui cittadini. Dicono fonti governative. Sarà più ampio, altrimenti. Se come in questi giorni saremo sempre attorno a quota 3.000.
Il 4 maggio la riapertura sarà limitata alle attività industriali. Nonché a parte di quelle commerciali. Mentre per i singoli rimarranno molti divieti.
Altre informazioni
In tema di aggiornamenti coronavirus è previsto un piano entro lunedì prossimo. In ogni caso si sottolinea che le misure saranno provvisorie. Sotto particolare esame sarà l’indicatore ‘R con zero’ che misura la potenziale di trasmissibilità di una malattia infettiva.
Se salirà sopra una cifra superiore a 0.6%- 0.8% (laddove il fattore 1 indica che ogni malato ne infetta un altro) potrà essere ridotta ulteriormente l’apertura. La soglia non è stata decisa, ma viene valutata da Palazzo Chigi e dal ministero della Salute con gli esperti del comitato tecnico scientifico per l’emergenza.
Quello che è certo è che il piano del Governo per il post 4 maggio prevede l’utilizzo esteso di dispositivi di protezione individuale. In particolare dpi per le vie respiratoria e guanti. Questo per ogni situazione nella quale non si può garantire la distanza di sicurezza di un metro. Nonché per ogni spazio chiuso.
Quindi per accedere a negozi. Ma anche fare la fila all’esterno. Nonché prendere i mezzi pubblici. Viaggiare in treno o in aereo. Ma anche in auto non da soli.
In linea di massima l’orientamento del governo sarebbe quello di togliere il divieto di spostarsi liberamente nel comune di residenza.
Probabilmente anche fuori dal comune di residenza. Come minimo i paesi della provincia. Forse dell’intera regione. Ma almeno per altre settimane resterà il divieto di spostarsi tra regioni non limitrofe.
Le valutazioni in corso
In ogni caso. In funzione degli aggiornamenti sul coronavirus. Si valuteranno i dati dei nuovi contagi e potrebbe essere prevista una differenza tra Nord (in particolare Piemonte e Lombardia) e resto del Paese.
Dando il via libera agli spostamenti nel comune e nella provincia. Dovrebbe cadere l’obbligo della auto dichiarazione in questo ambito territoriale. Dovrebbe inoltre essere consentito invitare o ospitare a casa amici e parenti. In ogni caso il via libera sarà accompagnato dall’invito a non eccedere.
Ok anche allo sport in spazi aperti. Purché fatto da soli o al massimo in due. Mantenendo la distanza di sicurezza.
Ok alle passeggiate anche non finalizzate a necessità specifiche. Però sempre da soli o con congiunti. Stesso discorso per l‘accesso ai parchi e alle aree giochi per bambini.
Il via libera alle industrie e ai negozi è quasi sicuro. Questo dovrebbe prevedere, oltre a una serie di misure a tutela dei lavoratori. Anche in un invito allo scaglionamento degli orari di apertura.
A settembre si potrebbero coinvolgere le scuole. Una ipotesi alla quale si sta pensando è quella di posticipare di un’ora l’apertura delle scuole. Ovvero, di contro, delle attività commerciali e delle aziende. Il fine è evitare i picchi delle ore di punta e consentire la fruibilità dei trasporti pubblici locali.
Fase 2 ed aggiornamenti coronavirus in pillole
Visite ai parenti
L’uscita dal lockdown è al vaglio del governo che dal 4 maggio dovrebbe rendere possibili le visite ai famigliari, ad oggi vincolate a stringenti motivi di necessità. Sarà comunque obbligatorio indossare guanti e mascherine antivirus.
A tavola con gli amici
A partire dal 4 maggio. Se gli aggiornamenti sul coronavirus lo permetteranno. Sarà possibile muoversi liberamente all’interno del comune di residenza.
Tornerà quindi lecito recarsi a casa di amici per cena. L’invito delle autorità, però, sarà quello di evitare party con tanti invitati.
Fuori al ristorante
Gradualmente verrà consentita la riapertura dei ristoranti, ma i camerieri saranno tenuti a usare guanti e mascherine. I titolari dovranno garantire anche il distanziamento fra i clienti. Pertanto potranno essere previsti dei divisori tra i tavoli
Uscite fra giovani
Per scongiurare nuovi focolai, la task force del governo per l’agognata fase 2 sta cercando soluzioni volte a limitare gli assembramenti di giovani. Per questo dovrebbe essere possibile uscire al massimo in due
Viaggi extraurbani
Le uscite fuori porta sono al centro del dibattito fra gli esperti del governo. Gli spostamenti da un paese a un altro saranno ammessi in base al livello dei contagi. Se questo scenderà, si tornerà a muoversi liberamente almeno nella stessa provincia. Bisognerà quindi fare attenzione agli aggiornamenti sul coronavirus che arriveranno da qui a fine mese.
Fase 2 e possibili partenze. Una analisi di dettaglio
Dunque nei piani al vaglio del Governo ci sarebbe il via libera alla riapertura dei negozi. A patto di prevedere particolari precauzioni per le possibili aggregazioni.
Cautela per ristoranti e bar che hanno un maggior impatto rispetto al rischio coronavirus di innescare nuove epidemie. Dunque i posti dove mangiare e bere potranno tornare in attività da metà maggio ma con una capienza ridotta.
È questo il parere del Comitato tecnico – scientifico consegnato al presidente del consiglio Giuseppe Conte. Ciò in vista del decreto sulla “fase 2” che entrerà in vigore il 4 maggio.
Gli esperti sono concordi nel ribadire massima contrarietà al ritorno a scuola dei ragazzi prima dell’estate. Raccomandano il mantenimento dello smart working in tutti i casi possibili.
Su un punto sono categorici. Devono essere interdette le attività di aggregazione.
Divieto prolungato quindi per circoli ricreativi. Teatri e cinema. Nonché discoteche e tutte le attività culturali e di svago.
L’indice R0: gli aggiornamenti sul coronavirus
Nella relazione viene specificato che l’indice di contagio si trova attualmente tra lo 0,5 e lo 0,7. Ha raggiunto punte massime anche di 3. Per questo raccomanda una ripresa cauta e graduale.
Ciò visto che in tutta Italia è stato finora contagiato soltanto il 3 % della popolazione. I grafici indicano che in Lombardia la percentuale dei positivi è del 10 %, mentre nel Lazio è pari allo 0,5. I contagiati in Piemonte sono circa il 3%, in Emilia Romagna salgono al 5,5 %, in Liguria al 4%, in Campania allo 0,2%.
Le mascherine
Un intero capitolo è dedicato ai dispositivi di protezione individuale. Secondo gli scienziati c’è ancora incertezza sulla loro efficacia in termini assoluti. A prescindere però dagli aggiornamenti sul coronavirus.
L’utilizzo è ampiamente consigliato per ridurre il rischio di trasmissione del virus. Soprattutto quando non è possibile mantenere il distanziamento sociale. Che comunque rimane la misura più adatta per raggiungere lo scopo.
Per questo. Qualora si decidesse di rendere obbligatorie le mascherine. Si dovrà renderle disponibili per tutti a un prezzo regolato.
Ripartenza certo … ma occhio a non abbassare la guardia
Dopo dunque la fase legata alla continuità operativa delle aziende appartenenti ai settori essenziali. Il memorandum Fase 2 prevede quindi che:
- Dal 4 maggio tornino a lavoro tra i 2,7 e i 2,8 milioni di lavoratori.
- Ci siano regole per l’uso dei mezzi pubblici nel rispetto delle disposizioni di sicurezza.
- Sia aggiornato il protocollo di sicurezza coronavirus andando magari a valutare con più dettagli anche la tematica legata alla sorveglianza sanitaria.
- Vi sia disponibilità dei dispositivi di protezione ad un prezzo contenuto.
Per garantire tutto questo quindi è necessario continuare ad adottare buona parte di quelle precauzioni già attuate oggi. Ad esempio, per quanto possibile, continuare ad operare in smart working garantire la pulizia dei locali e così via.
Conclusioni
Insomma, ci pare di poter davvero dire che la situazione coronavirus in Italia stia lentamente tornando, un passettino per volta, alla “normalità”. La pressione sulle terapie intensive e sul personale sanitario in generale inizia ad alleggerirsi. Infatti risulta siano stati ricoverati negli ultimi giorni un numero di persone via via sempre minore a causa del nuovo coronavirus in Italia.
Misure quali quelle dell’ isolamento domiciliare possono essere utilmente adottate per la maggior parte delle persone. Così da fronteggiare l’ emergenza coronavirus senza “stressare” in modo eccessivo il sistema sanitario. Certo, rimane la brutta pagina legata a quanto accaduto nelle case di riposo. Speriamo si possa far luce a riguardo e che, come sempre, nell’interesse di tutti, la giustizia faccia il suo corso.
Vista la situazione e la sua possibile evoluzione non possiamo escludere modifiche della situazione. Staremo quindi a vedere cosa accadrà da oggi al 4 maggio. Vi invitiamo quindi come sempre a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza sul lavoro per restare sempre aggiornati!