Cultura sicurezza: perché è tanto importante
Spesso e volentieri si sente parlare di cultura della sicurezza e della sua necessità per ottenere dei validi standard negli ambienti di lavoro. Ma cosa si intende davvero con il termine “safety culture”? Proviamo a parlarne insieme.
La cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro
E’ inutile girarci intorno, quello della sicurezza nei luoghi di lavoro è un concetto che ancora oggi varia in funzione del punto di vista della persona che è chiamata a gestirla. Non solo, la tutela della salute e la sicurezza in ogni luogo di lavoro sarà funzione anche del livello “gerarchico” in cui si trova la persona che è chiamata a gestirla.
Troppo spesso la cultura della sicurezza viene vista come un qualcosa di poco importante. Come spesso accade in questi casi la responsabilità non è mai di una sola persona ma un po’ di tutta la squadra della sicurezza. Il livello di sicurezza in una azienda sarà influenzato da una moltitudine di fattori però una cosa è certa.
Tutte le persone, a tutti i livelli, saranno responsabili di questo. Dalla direzione fino alla forza lavoro. Non è infatti possibile pensare che la gestione della sicurezza in azienda sia una “rogna” che deve gestire solo il datore di lavoro.
Il supporto dei lavoratori rappresenta in questo uno strumento formidabile per la creazione di una cultura della sicurezza. Solo prendendo coscienza del fatto che bisogna fare squadra si potranno ottenere dei risultati. Sarà infatti solo attraverso l’impegno quotidiano di tutti noi che le cose potranno migliorare.
La cultura della sicurezza
Parlare di cultura della sicurezza può fare storcere il naso a qualcuno. Oggi una cosa del genere può essere infatti ritenuta “scontata”. Non è invece affatto così.
L’instaurazione di un sistema di gestione della sicurezza, cosa che sempre più spesso si vede in varie aziende. non è assolutamente garanzia di una buona e sana “cultura della sicurezza”.
Dobbiamo pensare a questo termine intendendolo infatti nella sua accezione più generale. Se ci mettiamo in questa ipotesi la cultura della sicurezza sarà sicuramente legata, ad esempio, al fattore umano. Cioè ai nostri comportamenti nel quotidiano.
Ecco quindi che ognuno di noi diventa un importante tassello nella sicurezza aziendale quale elemento di prevenzione e protezione. Devono essere ben chiari gli obiettivi a cui si vuole mirare e fare di tutto per raggiungerli. Anzitutto si dovrà dare il buon esempio.
Non c’è nulla di peggio infatti che “predicare bene ma razzolare male”. Un preposto che fa notare il mancato utilizzo di un DPI ad un lavoratore quando lui è il primo a non utilizzarli mina alle fondamenta tutto il castello della sicurezza!
Analogamente un datore di lavoro che “a parole” dice di essere pronto a investire in sicurezza e poi, nei fatti, pensa solo ad ingrossare il proprio portafoglio che messaggio trasmetterà ai propri lavoratori?
Ecco queste sono le cose che “ammazzano” la sicurezza e rendono assolutamente impossibile la nascita di una vera cultura della sicurezza in azeinda.
Da dove partire
Intendendo la cultura della sicurezza come un qualcosa di assolutamente generale possiamo dire che le due leve da cui partire sono gli stili di vita e la gestione del rischio.
Infatti tutti noi, grazie anche ad uno stile di vita “sano” possiamo contribuire alla sicurezza in azienda. Ci rendiamo perfettamente conto che a questo punto la domanda che scatta è: “cosa si intende per stile di vita sano?”.
Bene, non si tratta di non assumere alcolici, non fumare, fare attenzione a ciò che si mangia ecc ecc. Non siamo dei medici ed anche volendo quindi non siamo in grado di darvi indicazioni in tal senso.
Certo, è lapalissiano il fatto che non fumare e non assumere troppi alcolici aiuta la salute e consente di prevenire vari tipi di malattie. Tuttavia però, ci sentiamo di dire anche che presso i latini era solita una locuzione: “Semel in anno licet insanire”. Questo, tradotto letteralmente, significa: “una volta all’anno è lecito impazzire”.
Per cui, senza voler fare l’elogio di “Bacco, tabacco e Venere”, ci verrebbe da dire da questo punto di vista: “organizzatevi un po’ come meglio credete seguendo il buon senso e sempre nel rispetto della legge chiaramente”.
Chiarito questo, con stile di vita sano, possiamo dire che intendiamo tutto il complesso delle attività e degli aspetti che legano il lavoratore con il lavoro. Tutto questo dunque coinvolge sia la sfera “personale” del lavoratore legata a quanto indicato sopra ma molto, molto, altro.
Si tratta dunque di un complesso equilibrio fatto di comportamenti, competenze, condizioni ed altro. Questa è solo la punta dell’iceberg per arrivare ad una buona cultura della sicurezza in azienda.
Conclusioni
Concludiamo per ora il discorso e vi vitiamo a leggere i nostri successivi articoli per approfondire il tema! Come sempre vi invitiamo a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza sul lavoro per restare sempre aggiornati!