Rilevazione fumi: impariamo a conoscerla
Gli impianti di rilevazione fumi sono fondamentali nel definire la sequenza che porta alla scoperta di un incendio. Capiamo bene infatti che quanto più precoce è l’allarme tanto più rapidamente può essere avviata l’azione di controllo contenendo i danni a persone e cose. Abbiamo già trattato le nozioni base della sicurezza antincendio. Andiamo avanti su questo tema ed affrontiamo oggi l’aspetto della rilevazione fumi, scopriamolo insieme!
Questo criterio è fondamentale soprattutto per garantire la sicurezza delle persone. Ecco per quale motivo i sistemi di rilevazione fumi, cioè sistemi in grado di segnalare prontamente ed in modo efficace ogni eventuale principio d’incendio, hanno assunto negli anni una importanza sempre crescente. Questi aiutano a garantire la sicurezza contro l’incendio in materia di prevenzione incendi soprattutto nelle strutture complesse, dove vi può essere la presenza di molte persone. Proprio per questi motivi, tali strutture, tipicamente, sono soggette anche ai controlli da parte dei vigili del fuoco.
Più che di sistema di rilevazione fumi, occorre però parlare di allarme incendio. Con ciò intendendo anche la fase di segnalazione dell’evento a un ente che può intervenire ed avviare un’azione di controllo. La semplice rilevazione del focolaio di incendio infatti non basta. Questa se non è correttamente seguita da una sequenza di segnalazione in grado di raggiungere un ente in grado di intervenire, rischia infatti di tramutarsi in un inutile dispendio di risorse.
Il ruolo svolto dall’impianto di rilevazione fumi
La sicurezza in caso di incendio, ed in particolare la segnalazione d’allarme efficace in caso di incendio è sempre costituita da una catena di eventi. Questa deve funzionare correttamente in ogni sua parte e la sua interruzione non può che portare al fallimento del processo con conseguenze disastrose. Questo è un concetto talmente essenziale nella protezione contro l’incendio che meriterebbe di essere ripetuto all’infinito, anche perché sono molti gli esempi di non applicazione del principio stesso.
La riuscita ed il successo di un impianto di rivelazione incendi sta nell’analisi degli eventi e nel fatto che ogni fase che lo compone sia portata avanti in modo positivo. Le diverse fasi operative del sistema sono infatti sostanzialmente cinque ed hanno tutte la stessa importanza. Possiamo riassumere questo aspetto come segue:
- Evento primario: principio di incendio
- 1° step: il sistema di rilevazione fumi è in funzione?
- 2° step: il fenomeno è rilevabile in modo efficace?
- 3° step: il sistema di trasmissione opera correttamente?
- 4° step: qualcuno risponde al segnale?
- 5° step: la risposta è efficace?
Questo schema non vuole avere un valore tecnico particolare. Vuole illustrare come solo la combinazione di una serie di eventi positivi porta alla riduzione effettiva del danno. Esso infatti rimane grave in tutti i casi in cui anche uno solo degli step indicati sopra risulta inefficace.
La rilevazione fumi come parte del sistema antincendio
Anche nella sua attuazione pratica un sistema di allarme incendio richiede il positivo susseguirsi di una sequenza di azioni fra loro combinate ed indipendenti. La mancata applicazione completa di queste porta ad un sistema solo parzialmente efficace o anche totalmente inefficace.
Queste fasi sono riportate qui di seguito per ordine sequenziale, senza certo graduare l’importanza, che rimane uguale per ciascuna di esse:
- Specifica: l’emissione di una specifica corretta, che riporti soprattutto le condizioni in cui il sistema deve operare e le finalità che si propone.
- Progettazione: una progettazione accurata, in conformità ad una normativa tecnica riconosciuta, che prenda in esame l’estensione effettiva che il sistema di rilevazione fumi deve avere.
- Costruzione dei componenti: materiali e componenti di qualità e conformi alla normativa applicabile sono essenziali per la funzionalità del sistema.
- Installazione: una corretta installazione è condizione essenziale per il sistema.
- Manutenzione: no comment sull’importanza di tale aspetto.
- Prove periodiche: al di là della manutenzione programmata, le prove di funzionamento sia alla messa in servizio sia in tempi successivi sono vitali per la funzionalità del sistema nel tempo.
- Gestione: una gestione corretta, che tenga nel dovuto conto la risposta da dare ai segnali provenienti dal sistema. Non solo, infatti bisognerà gestire anche gli interventi di riparazione. Chiaramente alla formazione del personale rimane il completamento delle fasi di cui sopra, senza la quale il sistema rimane un inerte “elemento di arredo!”.
L’incendio ed i suoi effetti esteriori: fumo, calore, fiamma
La rilevazione di un incendio si basa sulla capacità di percepire l’incendio, sin dalle sue prime fasi, a partire dai suoi effetti esteriori. Queste possono essere schematizzate come presenza di fumi, variazioni di calore e fiamma. Gli effetti si presentano in modo diverso a seconda del materiale coinvolto e delle condizioni particolari in cui avviene la combustione.
Ovviamente il sistema di rilevazione fumi più semplice è costituito dall’uomo stesso. Grazie alla sua capacità di percepire gli effetti di un incendio, soprattutto il fumo, attraverso la vista ma anche attraverso l’olfatto, che dei 5 sensi è probabilmente il più sensibile.
L’uomo però non sempre è presente durante le prime fasi di un possibile incendio, che anzi fatalmente sembra prediligere le situazioni più nascoste ed isolate. Proprio per questo è stato necessario sviluppare delle apparecchiature in grado di rilevare meccanicamente od in modo elettronico gli effetti propri di un incendio.
Così vi saranno materiali che procedono speditamente da una fase all’altra, completando il fenomeno nell’arco di pochi minuti. Al contrario, per altre sostanze o in altre condizioni operative si possono avere decine e decine di minuti di fase covante. Solo in seguito poi si ha uno sviluppo più o meno rapido dell’incendio a seconda delle condizioni di ventilazione.
Alcuni aspetti da considerare
Alcuni casi base è però bene evidenziarli perché sono importanti per la definizione della tecnologia di rilevazione che ha migliori probabilità di successo. Infatti bisogna tener conto che il sistema di rilevazione ideale è quello in grado di rilevare il fenomeno nella fase covante. Questo perché è poco efficace la rilevazione nelle fasi successive, dove molto limitate sono le possibilità di intervento.
Così appare chiaro che i prodotti infiammabili hanno una fase covante praticamente assente, e passano rapidamente alla fase di combustione piena. Le materie solide, soprattutto se impilate direttamente o raccolte alla rinfusa, avranno invece una fase covante molto lunga.
Questo vuol dire possibile sviluppo di fumo anche significativo senza che si abbia un vero e proprio incendio. Altri materiali, quali ad esempio i materiali espansi, così come i materiali solidi possono avere comportamenti particolari. Infatti quando impilati in modo che sia favorita l’aerazione contenuta alla fase di avvio seguirà poi una fase di sviluppo molto rapida.
Conclusioni
A partire da queste considerazioni possiamo dire che le valutazioni da fare sono molte. Per i prodotti infiammabili che passano rapidamente alla fase di combustione piena infatti, sarà importante soprattutto il tempo di risposta del sistema di rilevazione. Per tutti gli altri casi sono invece i prodotti della fase covante che devono essere ricercati.
Chiaramente l’installazione dei sistemi di rivelazione incendio è effettuata seguendo una norma uni di riferimento. Nello specifico, per questo tipo di sistemi, la norma di riferimento è la uni 9795. Un impianto antincendio potrà contare su rivelatori automatici di rivelazione fumi o fumo e incendi covanti. Solitamente in questi impianti è presente una centrale di controllo cui sono collegati dei rilevatori di fumo puntiformi.
Approfondiremo questi aspetti in un articolo successivo. Registrati alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sui nuovi articoli pubblicati sul blog e ricevere informazioni su tutte le promozioni riservate!