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Sanificazione auto: anche così si batte il coronavirus

Ecco tutti i consigli pratici per la sanificazione auto al meglio. Prodotti, tecniche ed errori da evitare per eliminare virus e batteri.

Il mostro del Coronavirus si annida anche sulle auto, sui van e ogni altro mezzo di trasporto. O meglio, potrebbe viverci del tempo anche in assenza di esseri viventi che ospitano. Anche questa situazione quindi rappresenta un possibile rischio di contagio. In quanto tale va gestita.

Il problema della sanificazione auto si pone perché secondo gli studiosi infatti. Il Covid-19 ci tocca anche perché resiste sulle superfici. Anche quelle inerti, per almeno mezza giornata. È assodato, qualcuno parla addirittura di giorni interi.

Molto dipende dalle condizioni, dall’ambiente di cui si parla e dalla esposizione o concentrazione di SARS-CoV-2 presente.

Un conto è la propria auto personale, da persona sana che raramente la usa. Un altro è il mezzo in sharing, condiviso, o la navetta che sposta gente di continuo senza soste tra una meta e l’altra, anche in zone dove ci sono focolai di epidemia.

La raffica di decreti riduce l’esposizione, se rispettata. Però questo non basta, poiché i positivi continuano ad essere molti. Di contro, non ci si rende conto del potenziale, negativo, insito in certi comportamenti come non igienizzare l’auto o il mezzo di trasporto.

L’esempio cinese è sotto gli occhi di tutti. Ecco allora le indicazioni base, logiche e dovute in questo momento per la sanificazione auto.

Sanificazione auto e miti da sfatare

Molte indicazioni danno il virus come non capace di resiste al calore e soprattutto, dal diametro di circa 400 – 500 nanometri: non servono quindi, almeno quando si guida soli in auto e si è sani, mascherine speciali oltre al “filtro” già esistente nella vettura stessa.

Ciò anche qualora si passi in zone ritenute pericolose. Tradotto: non si viene infettati da chi è fuori vettura, anche qualora persone infette tossiscano o starnutiscano intorno alla stessa. I dovuti metri di distanza, con finestrini chiusi, bastano.

Carrozzerie ed esterni

Quando il virus resta sulle superfici metalliche, la maggior parte degli studiosi dicono sopravviva per diverse ore. Quindi attenzione a maniglie portiera e altro. Così come vanno lavate le mani allo stesso modo occorre tenere pulite queste superfici.

Interni

Sul versante della sanificazione interni auto bisogna tener presente che il virus si può annidare su vestiti e anche nei tessuti delle auto. Anche qui la tendenza degli studiosi è dare diverse ore di vita massima al virus. I normali detergenti lo possono uccidere.

Ovviamente è di rigore disinfettare i punti di comando nella vettura. Dal volante al cambio, passando per ogni pulsantiera o Touch-screen.

Detergenti per sanificazione auto

Ad oggi non è chiaro per tutti quale sia il detergente migliore da usare. In assoluto. Per certo occorre usarne uno perché in ogni caso è in grado di limitare la vitalità del virus.

Disinfettante in senso stretto, a base alcolica o candeggina. Ancora, acqua ossigenata e anti-batterico. Ovvero neutro: ogni elemento detergente.

Anche quelli di uso dedicato alle auto, è utile e deve essere usato. Ci sono anche molti prodotti spray facili da manovrare, alcuni dedicati anche ai condotti d’areazione. Si fanno “bere” all’impianto climatizzazione dalla prese esterne, in genere sotto il parabrezza.

Accorgimenti

Il buon senso impone di fare attenzione anche in abitacolo. Se si pensi di poter esporre altri che vi entrino al pericolo, valgono le regole da esterno e luogo pubblico: coprire da rischi di contaminazione come tosse, starnuti e contatto. Guanti e mascherina quindi. Allo stesso modo nei rifornimenti carburante, per il self-service imposto ai distributori benzina e diesel.