dvr cos' è

DVR cos’ è e perché è importante? Vediamolo insieme

Ancora oggi, nel 2021, in diverse circostanze capita che varie aziende ci chiedano cos’ è il DVR (documento di valutazione dei rischi). Andiamo quindi a vedere in dettaglio di cosa si tratta così da chiarire i vari possibili dubbi.

La sicurezza sul lavoro

Per vedere cos’ è il DVR bisogna partire dal fatto che purtroppo sono ancora tante, troppe, le persone che ogni giorno non tornano più a casa a causa di incidenti sul lavoro. E’ anche per questo che ci sono delle leggi da rispettare per cercare di garantire la sicurezza di tutti. Datori di lavoro e aziende.

Una delle cose imprescindibili per garantire tutto questo è procedere con la redazione del documento di valutazione dei rischi specifici presenti durante il lavoro. Dunque l’attività di redazione del DVR è una di quelle misure assolutamente necessarie che devono essere portate avanti in ogni azienda.

Cos’ è il DVR

Vediamo allora cos’ è il DVR e perché è tanto importante. Possiamo dire che il DVR è un documento che deve contenere tutta una serie di informazioni relative alla sicurezza. In tutti i luoghi di lavoro infatti, partendo dai processi produttivi, bisogna valutare l’ organizzazione del lavoro e la presenza di possibili rischi per la salute o per la sicurezza.

Detto in questo modo potrebbe sembrare facile, ma in realtà le cose non stanno così. Valutare i rischi è spesso un’attività molto complessa. Questo perché bisogna tenere conto di moltissimi aspetti non semplici da intercettare e gestire.

Alla domanda cos’ è il DVR possiamo dunque provare a rispondere in questo modo. Il DVR è un documento al cui interno sono valutati e presi in carico tutti i rischi presenti in azienda a cui i lavoratori sono esposti. Esso rappresenta la prima e fondamentale misura di sicurezza che bisogna adottare per garantire degli adeguati livelli di sicurezza in azienda.

Perché è importante

Una volta visto cos’ è il DVR dovrebbe essere chiaro il motivo per cui è tanto importante. Si tratta infatti di quello strumento che permette di tenere sotto controllo tutti i vari fattori di rischio.

E’ in un certo senso la “bussola della sicurezza” aziendale. Il suo contenuto dovrà guidare l’azienda nella politica aziendale in materia di sicurezza. Questa dovrebbe dettare le priorità da avere e gli investimenti da adottare sul tema.

E con questo abbiamo toccato un altro aspetto importante. La parola “investimenti”. Infatti ancora oggi troppo spesso ci capita di vedere che spendere in sicurezza viene visto dalle aziende solo come un “costo”. Cioè, a prescindere dal cos’ è un DVR, tutto questo è visto come un qualcosa che non ha alcun ritorno.

Al massimo, in quelle più avvedute. Ovvero quelle in cui purtroppo ci sono già stati gravi infortuni, riescono a legare la spesa sostenuta con il fatto che non si avranno problemi con gli organismi di controllo. Nulla di più!

Mediamente non c’è dunque grande sensibilità su questi aspetti. Si tratta di attività che vengono fatte, quando va bene, solo per non avere problemi e poco più. Chiaramente se la situazione è questa è difficile riuscire a fare un buon lavoro.

Di contro, ci sono anche tante realtà produttive che ci credono davvero e portano avanti una attività seria. E’ in questi casi che si vedono i risultati migliori e i soldi spesi in sicurezza fruttano davvero.

Ok, mi è chiaro cos’ è il DVR ma come si fa?

Abbiamo detto che redigere il DVR è un’attività che può anche essere molto complessa in funzione della situazione in cui ci si trova. Tuttavia però una cosa è certa: non esiste nessuna ricetta!

Cioè non c’è una sola strada da seguire. A parte alcuni casi particolari legati a procedure standardizzate o ad altre indicazioni fornite dal Legislatore. Per portare avanti questa attività si è liberi di procedere nel modo che si ritiene essere il migliore. Il motivo di questa scelta è chiaro ed è sostanzialmente riassunto di seguito.

Dal momento che questo strumento rappresenta la prima misura di sicurezza nella tua azienda ed io (Legislatore) non conosco la tua azienda ti lascio libero di portare avanti questa attività nel modo che meglio credi. Infatti ritenendo che tu conosca perfettamente la tua attività e che tu sia una “personcina a modo” sono certo che fari del tuo meglio ed arriverai al risultato migliore.

Ma allora … come procedere?

Il datore di lavoro che magari è il primo a non sapere cos’ è il DVR può farsi aiutare in questa attività da altri collaboratori più esperti. Primi fra tutti il medico competente ed il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Ci dovrà poi essere anche il coinvolgimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Insomma possiamo dire che il datore non è abbandonato a sé stesso. Questo team di lavoro porterà avanti queste attività andando a fare tutto il necessario. A valle dell’attività svolta saranno pianificate e programmate tutte le misure da prendere. Ad esempio interventi formativi, fornitura di dispositivi di protezione individuale ecc.

Chiaramente però, la paternità di questo documento sarà sempre del datore di lavoro e lui ne sarà l’unico responsabile. Dunque quest’ultimo non potrà pensare minimamente di “delegare” questa attività a terzi e “risolvere” la situazione in questo modo.

Alcuni vincoli cui fare attenzione

Certamente vi sono comunque dei vincoli da rispettare. Sia in termini di contenuto del DVR che sulle tempistiche. Ad esempio il D.Lgs 81/08 prevede che, in caso di nuova attività, si provveda al massimo entro 90 giorni alla sua elaborazione.

Ancora, vi sono dei precisi limiti temporali da rispettare per il suo aggiornamento nel caso in cui si presentino precise e specifiche situazioni. Infine non è richiesta necessariamente la forma cartacea. Infatti l’art. 53 del D.Lgs 81/08 specifica che per la tenuta di tutti i documenti del decreto in questione è consentita anche la memorizzazione attraverso sistemi di elaborazione automatica.