iso 45001

ISO 45001, ripercorriamo la storia insieme

La norma ISO 45001 “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Requisiti e guida per l’uso”, datata marzo 2018, non nasce da una situazione di totale assenza di indirizzi gestionali in materia di prevenzione. Bensì dall’esperienza internazionale maturata alla luce della specifica BS OHSAS 18001 2007.

In realtà anch’essa, è stata emessa inizialmente nel 1999 dal British Standard Insitute e riedita poi con vari aggiornamenti nel 2007. Non è la prima volta che la Gran Bretagna, nell’ambito dei sistemi di gestione, fa da apripista in campo normativo. Lo stesso British Standard Institute si era fatto promotore, nel secolo scorso, dello standard BS 5750. Destinato poi a inspirare la norma ISO 9000 “Quality management and quality assurance standards”, pubblicata in prima edizione nel 1987.

Le origini della ISO 45001

In Italia, il tema della salute e della sicurezza è stato trattato nel 2001 dalle Linee Guida UNI INAIL per un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. Questo documento, insieme alle successive pubblicazioni di supporto, pur ricalcando come impostazione la BS OHSAS 18001. Non era destinato ad alcuna certificazione da parte degli enti notificati e nemmeno all’uso ai fini della vigilanza.

Di rilievo, in Italia, ai fini della responsabilità giuridica connessa alla presenza di un sistema organizzativo orientato alla prevenzione, è il D.Lgs 231/01. Valido però solo nei confronti dell’imprenditoria privata.

Questo decreto fa valere il principio che se in una azienda viene consumato un reato, la punizione non debba interessare solo chi lo ha commesso. Bensì l’azienda, qualora non si fosse dotata di proprie regole gestionali atte a prevenire i comportamenti illeciti.

Nato per contrastare i reati di corruzione, concussione, falso in bilancio e altri ancora, il D.Lgs 231/01 si è successivamente esteso, tramite modifiche e integrazioni, anche al tema della sicurezza.

Tra i possibili reati presi in esame si è infatti aggiunto, all’articolo 25-septies del decreto, quello di “Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro”.

Le sanzioni prevedono provvedimenti di interdizione che arrivano a impedire l’esercizio di impresa.

L’importanza di dotarsi di un sistema di gestione

Dopo tre anni dalla pubblicazione, la norma ISO 45001 sostituirà la BS OHSAS 18001. Pertanto ormai ci siamo.

La mancata adozione di un sistema di gestione della salute e della sicurezza trova quindi nella legge, in caso di incidente grave, l’erogazione di sanzioni amministrative volte a punire il mancato impegno dell’azienda in termini di gestione preordinata dei criteri di prevenzione.

Inoltre, l’adozione di un modello di organizzazione e gestione in favore della salute e della sicurezza nelle attività lavorative è tra gli auspici del D.Lgs 81/08. Questo, a scopo incentivante, prevede all’articolo 30 la possibilità di un finanziamento. A tale finanziamento si aggiunge la possibilità di ottenere ogni anno uno sconto sul premio assicurativo erogato all’Inail.

A queste incentivazioni si aggiungono quelle derivate dal fatto che, in Italia, i sistemi di gestione, opportunamente certificati, sono assurti a “tendenza”. Soprattutto nel mondo delle medie e grandi aziende. Le quali se ne fregiano vantando una reputazione di impresa “avanzata”.

Le conseguenza di una certificazione ISO 45001

Tutto questo ha comportato indubbi benefici laddove l’azienda era piuttosto improvvisata. Ma non è detto che ciò sia sufficiente a conseguire gli obiettivi indicati a motivazione dei sistemi adottati. L’idea errata che ci si potrebbe fare è quella di considerare l’organizzazione autosufficiente e risolutiva, soprattutto in tema di salute e sicurezza. Perché proprio non lo è!

Rappresenta invece un elemento indispensabile di orientamento e coordinamento. Resta inoltre da appurare se il sistema, nel suo insieme e nel suo dettaglio, realizzi effettivamente un valido ed esauriente sostegno alle decisioni e alle azioni umane. Ogni norma si assume un ruolo di estrema delicatezza e dal suo eventuale fallimento ne può derivare un arretramento nella cultura della prevenzione.

Gli standard internazionali ISO 9001 e ISO 14001 relativi ad altri sistemi di gestione, in particolare, qualità e ambiente, sono diffusi da diversi anni. Quello relativo alla sicurezza, con certificazione ISO 45001 2018, invece, è piuttosto recente.

Implementare un sistema di gestione è cosa tutt’altro che banale. Il nuovo standard specifica i requisiti che il sistema deve avere per consentire alle organizzazioni una adeguata gestione in materia di salute.

Tutto parte dalla volontà di migliorare la salute nei luoghi di lavoro. Va da sé dunque che un ruolo fondamentale sarà quello giocato dalla famosa “struttura di alto livello”.

Qualsiasi organizzazione che vuole garantire una gestione della salute rispettosa delle norme. Nonché, al tempo stesso, ridurre al minimo i problemi di salute per i lavoratori. Deve guardare con grande attenzione a questo standard e valutare come implementarlo al meglio.

Conclusioni

Chiaramente questo era solo un breve excursus sulla travagliata storia del nuovo standard ISO 45001. Staremo a vedere le evoluzioni e le nuove implementazioni dello standard. Ovviamente ci promettiamo di tornare a parlarne per approfondire i tanti vari aspetti interessanti.