la valutazione dei rischi è un esame

La valutazione dei rischi è un esame di stile?

Tante, troppe volte la valutazione dei rischi è intesa come un esame di stile. Vediamo quali sono i criteri che ci sono dietro e come portare avanti questa attività.

La valutazione dei rischi è davvero solo un esame di stile?

La valutazione dei rischi rappresenta il cuore dell’intero processo di gestione della sicurezza in azienda. In particolare, fissati gli obiettivi e i criteri. Nonché l’estensione ed il grado di approfondimento. Essa costituisce l’elemento fondamentale per la costruzione. Nonché l’attuazione e la valutazione periodica del sistema aziendale di gestione dei rischi.

Il documento di valutazione dei rischi dunque è il risultato di un vero e proprio esame approfondito. Il processo si compone di tre fasi:

  • L’identificazione del rischio;
  • La sua analisi;
  • La sua valutazione.

La valutazione del rischio fornisce una comprensione dei rischi. Nonché delle loro cause e conseguenze e delle loro probabilità. Ciò fornisce importanti elementi per decidere se un’attività deve essere eseguita. Come migliorare la situazione. Ancora, quali rischi devono essere sottoposti alla fase di trattamento per ridurne il loro livello. Come assegnare una priorità alle opzioni di trattamento del rischio.

L’obiettivo della valutazione dei rischi

Dunque la valutazione dei rischi è un esame interno all’azienda portato avanti sotto la responsabilità del datore di lavoro con il supporto del medico competente, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del RSPP.

E’ finalizzato a individuate i pericoli connessi alle varie attività lavorative. Dunque a determinare il livello di rischio a cui sono esposti i lavoratori sul luogo di lavoro. Ciò per garantire la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Con particolare attenzione alla attuazione delle misure di prevenzione e protezione programmate o da adottare.

La valutazione dei rischi può richiedere spesso un approccio multidisciplinare. Ciò perché i rischi aziendali possono coprire un ampio spettro di cause e conseguenze. Dunque spesso sarà necessario considerare combinazioni di rischi e di misure di controllo.

Questo processo deve essere documentato in modo opportuno ed i rischi dovrebbero essere espressi con termini comprensibili. In modo tale che il livello di rischio valutato sia comunicato in modo chiaro a tutte le parti interessate.

Tenendo presente la domanda alla quale vogliamo rispondere vediamo dunque brevemente di seguito le varie fasi di cui si compone il processo di valutazione dei rischi.

Identificazione

Ogni azienda che approccia la valutazione dei rischi dovrebbe identificare con un esame interno i pericoli associati ai propri processi, prodotti e servizi. Nonché le fonti di rischio, le aree di impatto, gli eventi, le loro cause e le loro potenziali conseguenze. L’obiettivo di questa fase è quello di generare un elenco completo dei rischi basato su quegli eventi che potrebbero creare, aumentare. Nonché impedire, accelerare o ritardare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza.

Una identificazione dei rischi completa è fondamentale. Infatti un rischio non identificato in questa fase non sarà considerato nella successiva analisi. L’identificazione dovrebbe includere tutti quei rischi la cui fonte è o non è sotto il controllo aziendale. Anche quando non è immediato individuarne la sorgente o le cause che li manifestano.

L’identificazione del rischio dovrebbe anche includere un esame degli effetti domino, individuando effetti a cascata e cumulativi.

Analisi del rischio

L’analisi del rischio è quella fase in cui viene sviluppata la comprensione del rischio. Essa fornisce l’input alla seguente fase di valutazione del rischio. Consente cioè di maturare una decisione su quali rischi necessitano di ulteriore trattamento. Questo chiaramente in relazione ai criteri di accettabilità prestabiliti.

Ne individua inoltre le strategie e i metodi più appropriati per farlo. Questa fase può anche fornire un input al processo decisionale di scelta tra più opzioni di trattamento riguardanti tipologie e livelli di rischio differenti.

L’analisi del rischio consiste dunque nel determinare, combinandole, le conseguenze e le probabilità ad esse associate relative ad eventi di rischio individuati nella precedente fase di screening dei pericoli. La valutazione dei rischi è un esame complesso della realtà aziendale. A tal fine si va a prendere in considerazione la presenza o meno e l’efficacia delle misure di controllo esistenti. Il livello delle conseguenze e le loro probabilità di accadimento sono poi combinati per determinare il livello di rischio.

L’analisi del rischio prende le mosse dalle cause e dalle fonti di rischio. Dalle loro conseguenze e dalla probabilità che queste conseguenze si manifestino. Pertanto, i fattori che influenzano il livello di severità delle conseguenze. Nonché la loro probabilità devono essere per forza identificati.

Non approfondiamo ulteriormente. Tuttavia è bene tenere a mente che un singolo evento può avere conseguenze multiple ed avere un impatto su più bersagli.

Valutazione del rischio

L’obiettivo della valutazione del rischio è di assistere l’organizzazione nel processo decisionale. Ciò sulla base dei risultati dell’analisi del rischio in merto a quali rischi necessitano di essere trattati. Andando a identificare inoltre le priorità per l’implementazione di tale trattamento.

La valutazione del rischio si esegue comparando i livelli di rischio stimati nella precedente fase di analisi con delle soglie di accettabilità (o tollerabilità) definite tramite un criterio prestabilito. Sulla base di tale confronto viene analizzata la necessità di ulteriori azioni volte a ridurre ancora il livello di rischio.

Tali decisioni dovrebbero tener conto delle ipotesi e dei modelli sulla base dei quali si è svolta la precedente fase di analisi. Ciò al fine di considerare nel modo opportuno le tolleranze e le sensibilità dei dati ottenuti. Resta chiaramente inteso che tali decisioni devono essere prese anche in accordo ai requisiti di legge ove definiti.

A volte inoltre la valutazione del rischio può portare alla decisione di intraprendere ulteriori studi di approfondimento di analisi del rischio. Altre volte può invece portare alla decisione di mantenere le barriere di controllo esistenti accettando così il preesistente livello di rischio.

Queste decisioni sono influenzate dalla attitudine della azienda al rischio e dai criteri di accettabilità e tollerabilità che la stessa si è data nell’ambito della definizione degli obiettivi. Stabiliti in accordo alla politica.

In conclusione

Abbiamo dunque visto che valutare i rischi non è una cosa semplice. Rispondendo dunque alla domanda posta possiamo dire che la valutazione dei rischi dunque non è un esame di stile. E’ ben più che produrre un documento cartaceo.

Si tratta una attività che deve essere portata avanti in modo serio e competente. Può essere necessario il supporto di varie figure toccando molti aspetti. Dalla sorveglianza sanitaria alle misure di primo soccorso fino alla formazione del personale e così via.

Concludiamo infine segnalando che un altro aspetto che merita grande attenzione è quello della gestione del rischio nel tempo. Si tratta anche in questo caso di un processo tutt’altro che facile. Vi invitiamo come sempre a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza per rimanere sempre aggiornati sulle varie attività e novità.