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Mascherina protettiva: i vari modelli chi proteggono?

Continuiamo ad analizzare il tema delle mascherine antivirus durante l’emergenza sanitaria in corso. L’altra volta abbiamo inquadrato la questione e visto i vari tipi di mascherine con le varie tipologie di DPI ed i relativi gradi di protezione. Abbiamo anche accennato alle mascherine medicali. Approfondiamo meglio il tema.

Con l’aggravarsi dell’infezione sono in molti a cercare di proteggersi e, di conseguenza, alla spasmodica ricerca di una mascherina di qualunque genere. È difficile trovarle, perché sono esaurite o in vendita a prezzi esorbitanti.

Tutti le vogliono ma in realtà non tutti devono indossarle. L’enorme domanda è anche uno dei motivi degli attuali problemi di forniture per chi ne ha davvero bisogno.

Anche i giganti del web. Google e Facebook. Hanno deciso di mettere al bando tutti gli annunci pubblicitari relativi alle mascherine per uso medico. Visto che la carenza di dispositivi è comune in tutto il mondo colpito dal coronavirus.

Mascherina protettiva medicale o chirurgica

Le “mascherine Medicali” (cosiddette “chirurgiche”) svolgono una differente funzione rispetto al DPI. Esse hanno come peculiarità quella di non diffondere agenti biologici pericolosi, ovvero i virus, nell’atmosfera circostante.

Questo tipo di mascherina. Le cui specifiche e performance sono diverse da quelle delle citate FFP2 o FFP3 può, dunque, evitare che il portatore diffonda il contagio.

Tuttavia non proteggono lo stesso in modo adeguato dal contagio di provenienza altrui. Soprattutto per la scarsa aderenza al volto.

La UNI EN 14683 prevede che esse possano anche essere indossate da pazienti infetti per ridurre il rischio di propagazione di infezione in situazione di epidemia o di pandemia.

La norma individua tre tipi di mascherine. Type I, Type II e Type IIR. Queste si differenziano per efficacia di filtrazione batterica pari a 95% , 98% e 98% con anche protezione alla penetrazione di schizzi di fluidi corporei.

Dopo l’utilizzo tali mascherine. Essendo oggetti potenzialmente contaminati. Devono essere subito smaltite evitando di porre le stesse a contatto con altre parti del corpo che potrebbero divenire così anch’esse contaminate.

Con valvole, attenzione

Esiste anche la mascherina monouso con i cosiddetti “filtri”. Questa è scorrettamente chiamata così perché i “filtri” sono in realtà valvole che permettono una più confortevole respirazione. Inoltre riducono il riscaldamento dovuto al calore del fiato.

Bensì attenzione: non vanno bene per i malati perché le valvole ”buttano fuori” il virus, mentre proteggono in entrata.

Mascherina protettiva P2 e P3

Esiste infine anche la mascherina in elastomeri o tecnopolimeri. Queste sono dotate di filtro sostituibile P2 o P3 disciplinate dalla UNI EN 140 (semimaschere e quarti di maschera) e UNI EN 143 (filtri antipolvere).

L’efficienza filtrante di questi dispositivi è analoga a quelli delle FFP2 e FFP3. Il vantaggio è quello di una migliore tenuta sul viso. Ma con un maggiore disagio dovuto all’incremento del peso.

Quali indossa chi?

A chi sono consigliate? La mascherina chirurgica (o simili, tranne con valvole) deve essere indossata da una persona malata. Se abbiamo una persona sana accanto a una positiva è quest’ultima che deve indossare la protezione. Le mascherine FFP2 o FFP3 devono essere indossate da sanitari o chi sta a stretto contatto con un malato.

Queste mascherine sono “sprecate” se utilizzate dalla persona infetta. E sono efficaci solo se indossate con precisa procedura. Proprio per questo non sono consigliate ai bambini o persone con la barba od occhiali.

A causa “della impossibilità di un perfetto adattamento ai contorni del viso”. Spiega il Ministero della Salute.

Acquisto contingentato

Visto che la mascherina è utile ai malati. Nonché a particolari categorie di lavoratori. In primis sanitari, e vista la carenza sul mercato dovuta alla situazione d’emergenza e alla domanda scorretta. L’acquisto e la distribuzione dei dispositivi in questione sono stati contingentati.

Le mascherine vengono consegnate e gli acquisti autonomi vengono bloccati dallo Stato o dalle Regioni. Sono possibili e attive invece le donazioni.

Conclusioni

Abbiamo dunque visto come, quale misura di igiene respiratoria, è utile indossare una mascherina la quale aiuta a limitare la diffusione del virus. Tale misura deve essere adottata in aggiunta ad altre misure. E’ bene evitare di toccare la parte anteriore.

Se si sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e si presentano sintomi quali tosse o starnuti oppure febbre. Deve essere adottata questa misura di sicurezza in accordo con le indicazioni della organizzazione mondiale della sanità. Non solo. Questo non basta per contrastare il virus ma deve essere sempre enfatizzata la necessità di adottare anche altre misure di igiene come ad esempio lavare frequentemente le mani con acqua e sapone.

Per oggi concludiamo questo articolo dedicato al tema della mascherina protettiva. Come sempre, vi invitiamo a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza sul lavoro per restare sempre aggiornati!