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Schede di sicurezza, crescono gli oneri per i produttori

Nelle schede di sicurezza delle sostanze pericolose vanno indicate più informazioni. Lo prevede l’aggiornamento al Reach. Vediamo insieme quali sono le novità.

Dal 1° gennaio 2021 aumentano le informazioni sui rischi per ambiente e salute da indicare nelle schede di sicurezza.

Ma cos’è la scheda di sicurezza di una sostanza?

Si tratta della carta di identità che deve accompagnare sostanze e miscele pericolose fin dalla loro produzione. Ad allargare gli oneri per tutti gli operatori della filiera. Dai fabbricanti delle nuove sostanze ai produttori.

Ovvero gestori dei relativi rifiuti, è l’aggiornamento della nota normativa unionale “Reach” effettuata con il regolamento 2020/878/Ue.

Sostanze e soggetti interessati

Riguardo alle schede di sicurezza, oltre a imporre la registrazione di sostanze chimiche prodotte o importate in rilevanti quantità. Nonché nel rispetto di particolari concessioni e prescrizioni per quelle a elevata pericolosità.

La disciplina Reach prevede l’obbligo di trasmettere lungo la catena di fornitura le informazioni su eventuali rischi per ecosistemi. Nonché per la salute umana. Ciò al fine di consentire ai relativi utilizzatori l’adozione di misure preventive e protettive.

Le schede di dati di sicurezza sds devono essere emesse per le sostanze e/o miscele classificate come pericolose secondo il regolamento 1272/2008/Ce noto come regolamento Clp. Persistente bioaccumulabile e tossica pbt. Nonché quelle comprese nell’elenco delle sostanze candidate a essere sottoposte al relativo iter secondo il regolamento n 1907/2006 rispondenti ad altre particolari caratteristiche secondo la disciplina Reach.

Le novità sulle schede di sicurezza da gennaio 2021

Con la modifica delle prescrizioni previste dall’allegato II al regolamento 1907/2006/Ue per la compilazione delle schede il nuovo regolamento prevede un aumento delle informazioni da inserire nelle 16 sezioni del documento in questione.

L’aumento dei dati risponde a tre necessità importanti. Si tratta sostanzialmente di

  • Sincornizzare la disciplina Reach con quella Clp;
  • Adeguare la disciplina Reach alle ultime revisioni del sistema mondiale armonizzato “Ghs” sulle sostanze chimiche;
  • Aggiornare il Reach alle ulteriori sostanze che possono provocare danni ad ambiente e salute.

Tra le principali novità c’è la richiesta di dati relativi alle proprietà fisiche e chimiche fondamentali delle schede di sicurezza. Tali dati dovranno essere analiticamente indicati così come dovrà esserne motivata l’eventuale assenza di informazioni su determinati aspetti delle sostanze e miscele.

Rifiuti e sostanze di recupero

L’ampliamento delle informazioni nelle schede di sicurezza interessa la gestione delle sostanze in tutti i diversi stadi di vita. Compresi quindi quello di “rifiuto” e “sostanza recuperata” da rifiuto. Questo aiuterà nei criteri di classificazione dei rifiuti e nella tutela dei lavoratori a fronte di una eventuale esposizione in occasione delle fasi di lavoro.

Regime transitorio

Le nuove regole per la compilazione delle schede di sicurezza saranno immediatamente obbligatorie in tutti gli Stati membri a partire dal 1° gennaio 2021. Tuttavia le schede già esistenti potranno continuare a essere fornite fino al 31 dicembre 2022. Fatto salvo l’obbligo di aggiornamento per i casi critici.

Casi di questo tipo sono quelli in cui ad esempio si rilevino nuove evidenze di pericolosità che incidono sulle misure di sicurezza da adottare. Così come le modifiche al regime autorizzativo o le restrizioni per l’utilizzo delle sostanze e miscele sotto sorveglianza.