tirante d' aria

Tirante d’ aria, vediamo cos’è e perché è importante

Il tirante d’ aria è spesso tirato in ballo quando si fanno lavori in quota. Ma di cosa si tratta? Vediamo di capire a cosa si riferisce e perché è così importante.

La valutazione delle distanze di arresto e il tirante d’ aria

La scelta della lunghezza del collegamento. Ovvero l’introduzione di eventuali fermi o funi supplementari. E’ subordinata alla valutazione di un parametro fondamentale. Cioè il tirante d’ aria.

Prima di vedere cos’è il tirante d’ aria è però necessario introdurre qualche altro termine utile alla comprensione dell’argomento.

Infatti è necessario capire cosa si intende per distanza libera di caduta e distanza di arresto. La prima è la distanza, misurata in verticale, dal punto di caduta a quello dove un operatore può impattare. Esso è variabile con la forma dell’edificio. Nonché con la posizione del punto di caduta del lavoratore.

La seconda, invece, è la distanza verticale misurata dal punto di inizio della caduta alla posizione finale di equilibrio dopo l’aresto. Chiaramente è variabile in funzione dei sistemi anticaduta utilizzati.

Per esempio l’utilizzo di un sistema d’ ancoraggio flessibile provoca delle frecce durante la caduta. Queste si possono sommare alla lunghezza del dissipatore di energia. Ovvero all’allungamento dell’imbraco aumentando quindi il valore “teorico” della distanza di arresto.

Il tirante d’ aria e cosa valutare con attenzione

Il tirante d’ aria è quindi definito come la distanza minima, misurata in verticale, necessaria ad arrestare in sicurezza un lavoratore in un sistema di arresto della caduta. E’ valutato nella somma tra la distanza di arresto e del valore di sicurezza pari a 1 metro.

Facendo riferimento all’immagine, il tirante d’ aria è dato dalla somma A + B + C + D in cui:

  • A = lunghezza del cordino, compreso il dissipatore di energia (max. 2 metri)
  • B = allungamento del dissipatore di energia (max. 1,75 metri)
  • C = distanza tra l’attacco della imbracatura e i piedi del lavoratore (1,5 metri)
  • D = spazio libero residuo di sicurezza ( 1 metro)

Ai valori sopra indicati possono sommarsi eventuali frecce della linea vita. Queste variano a seconda della tipologia e sono riportate nel libretto fornito dal fabbricante.

Dovranno essere valutati anche i casi in cui siano adottati altri dispositivi anticaduta. Ad esempio un dispositivo retrattile. In questi ultimi due casi si aggiungeranno i seguenti valori:

  • E = estensione del dispositivo retrattile (max. 1,4 metri)
  • F = freccia della linea di ancoraggio

Quando l’attenzione ai dettagli è importante

La distanza di partenza nel caso di dispositivo retrattile deve tenere conto del disassamento del lavoratore rispetto al punto di ancoraggio del dispositivo.

La distanza libera di caduta è funzione della geometria del sito di lavoro. Nonché della posizione assunta dal lavoratore al momento della caduta. La presenza di gronda, balconi. Oppure sporgenze o variazioni di quota dell’edificio possono far variare la distanza libera di caduta.

In funzione di queste condizioni dunque deve essere calcolo del tirante d’ aria in tutte le varie situazioni. Questa valutazione è molto delicata.

Infatti il datore di lavoro che acconsenta all’ uso. Ovvero che comunque consenta l’adozione di dispositivi anticaduta non idonei rispetto al tirante d’aria può essere chiamato a risponderne.

E’ necessario inoltre che l’operatore in quota deve sempre conoscere la distanza libera di caduta per ogni posizione di lavoro. In particolare i punti in cui il tirante d’ aria sarà inferiore alla distanza libera di caduta. Questo perché tali punti dovranno essere gestiti con soluzioni idonee.

Il fattore di caduta

Un ultimo parametro importante per valutare gli effetti della caduta sul lavoratore è il fattore di caduta. Questo si esprime come il rapporto fra l’altezza di caduta e la lunghezza del cordino:

Fc = H / L

Dunque il fattore di caduta è dato dal rapporto tra l’altezza di una potenziale caduta (H) e la lunghezza del cordino (L). Ovvero del sistema di collegamento tra l’imbracatura e il punto di ancoraggio.

Il fattore massimo di caduta è 2. Con questo valore si avrebbe che la caduta libera sarebbe pari a due volte la lunghezza del sistema di collegamento.

Conclusioni

Con questo articolo dunque abbiamo risposto alla domanda iniziale. Cosa si intende per tirante d’ aria e perché è così importante. Concludiamo come sempre invitandovi a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza per rimanere sempre aggiornati sulle varie attività e novità.