Consulenza sicurezza sul lavoro

Consulenza sicurezza sul lavoro, non è tutto oro …

Come valutare un’offerta in materia di consulenza sicurezza sul lavoro? Non tutti i consulenti infatti sono uguali. Il datore di lavoro dovrebbe mettere grande attenzione nella scelta di questo ruolo chiave. Vediamo insieme i vari aspetti della questione.

Consulenza sicurezza sul lavoro: un aspetto fondamentale

E’ ormai nota l’esistenza di documenti di valutazione dei rischi con contenuti non rispondenti a quanto richiesto dall’articolo 28 secondo il d.lgs n. 81/2008. La sentenza del Tribunale di Trani, sezione di Molfetta, già nell’ottobre 2009, ha fornito un importante parere in merito a una situazione purtroppo comune.

Infatti, una società di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro aveva effettuato un sopralluogo estremamente superficiale in un’azienda. Era infatti sufficiente una rapida lettura del documento di valutazione dei rischi predisposto dalla società di consulenza per la stessa azienda per rendersi conto dell’assurda superficialità dell’approccio con cui erano stati trattati i rischi presenti.

Tanto che il giudice ha sottolineato che la lettura del documento. Davvero sconfortante se si pensa agli obiettivi primari di una consulenza per la sicurezza. Serve per tratteggiare la totale negligenza con cui è stato portato a termine l’incarico che ha evidentemente utilizzato acriticamente testi per altre tipologie di imprese. Ciò compromette la sfera di protezione dei relativi dipendenti.

Pertanto se il consulente ha dato indicazioni sbagliate. Ovvero ha del tutto trascurato alcune rilevazioni inducendo il committente a omettere l’adozione di misure di prevenzione. Quest’ultimo dovrà rispondere insieme al datore di lavoro dell’evento dannoso che ne è derivato rilevando un titolo di colpa professionale che può assumere anche un carattere esclusivo.

Le informazioni essenziali

A questo deve essere aggiunta anche una obbligazione di carattere civilistico con il committente e le relative conseguenze in termini di inadempimento contrattuale e obblighi risarcitori. Il committente è anche responsabile della culpa in eligendo e in vigilando. Non ha alcun interesse il fatto che il “fornitore” per la consulenza sulla sicurezza sul lavoro debba tenere contenuti impegni e costi per poter mantenere l’incarico.

Ricordiamo infatti che quando parliamo di salute dei lavoratori stiamo parlando di qualcosa che non può essere valutata con il solo metro del prezzo! Infatti, diciamoci la verità, ancora oggi, ad aprile 2020 qualche datore di lavoro (sempre meno per fortuna) può credere che:

  • La sicurezza sia un qualcosa di inutile. Un costo creato dallo Stato per dare lavoro a persone che altrimenti non avrebbero altro da fare.
  • Partendo da questo presupposto e visto che bisogna, per forza, mettere in piedi un servizio di prevenzione. Con tanto di medico competente e responsabile del servizio. Si prova a farlo spendendo il meno possibile … tanto sono soldi buttati!
  • Già che ci siamo, visto che spesso serve per gareggiare in appalti e, diciamocelo: “dà un tono”. Cerchiamo, ovviamente nello stesso prezzo, di mettere dentro al calderone anche uno o più sistemi di gestione.

Arrivati a questo punto, sempre in tema di salute e sicurezza, spesso capita anche un’altra cosa. Cioè che la consulenza in sicurezza sul lavoro interessi anche i corsi di formazione

Quindi, la soluzione per prevenire tutto questo è:

  • Svolgere una corretta e reale valutazione del fornitore. Società o consulente incaricati di redigere la valutazione dei rischi sui luoghi di lavoro.
  • Rendere paragonabili le informazioni ricevute dai diversi candidati per valutarle dal punto di vista economico.
  • Scegliere l’offerta non unicamente con criteri del prezzo più basso.
  • Fornire criteri per verificare la congruità delle offerte.

Come procedere per una valida consulenza sicurezza sul lavoro?

Per chi si occupa di consulenza sulla sicurezza sul lavoro, è fondamentale andare oltre l’analisi delle normative. Non fermandosi ad un approccio formale e distaccato. Per farlo bisogna “entrare” e “vivere” la realtà aziendale guardando alla sicurezza in ogni azienda con un’attenzione rinnovata e completa.

Ogni azienda è infatti una storia a sé. Di conseguenza, l’attività di consulenza deve essere sempre mirata sulle reali esigenze del cliente, sulle caratteristiche dell’azienda e del settore. Bisogna concordare con il datore di lavoro un piano specifico di interventi costruiti ad hoc.

Da questo poi deriveranno sopralluoghi programmati ed attività formative. Ma anche, a titolo non esaustivo, rilevazioni di non conformità e valutazioni specifiche. Si tratta insomma di intraprendere un cammino insieme assistendo l’azienda in quella attività di miglioramento continuo legato alla sicurezza sul lavoro ed alla gestione aziendale in quest’ottica. Assumendo, nel caso, in funzione delle necessità, anche il ruolo di Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e potendo sempre contare su tecnici qualificati per avere la necessaria tranquillità che consente di concentrarsi sul proprio lavoro.

Conclusioni

Continueremo ad approfondire l’argomento. Intanto ti invitiamo a scaricare il testo della sentenza cliccando sul pulsante di seguito. Registrarvi alla nostra newsletter sicurezza lavoro per rimanere sempre aggiornati!