Infortuni

Prevenzione infortuni, perché è importante?

Perché è importante portare avanti una seria politica di prevenzione infortuni sul lavoro? Se ci fermiamo a riflettere sulle motivazioni che ci spingono possiamo trarre delle utili indicazioni. Scopriremo che addirittura, alcune di queste, possono farci guadagnare!

La prevenzione infortuni premiata in azienda

Ogni anno è prevista la revisione delle tariffe Inail tipicamente con aumenti che, talvolta, possono anche essere significativi. Le nuove tariffe sono comunicate di solito con frequenza annuale. Tuttavia, grazie al meccanismo del tasso di oscillazione il premio da pagare può essere ridotto anche del 30%.

Di cosa stiamo parlando? Del modello OT23. Si tratta di una possibilità messa a disposizione di tutte le aziende di tutti i settori produttivi per avere uno sconto a fronte della adozione di misure di prevenzione dagli infortuni.

In pratica se l’azienda dimostra di aver adottato una serie di misure di prevenzione aggiuntive rispetto a quelle minime previste dal testo unico sicurezza lavoro potrà accedere a questo sconto.

Non stiamo dunque parlando semplicemente di rispettare i requisiti minimi imposti dalla legge. Questi infatti sono cose obbligatorie e non si può certo pretendere uno “sconto” per il fatto di impegnarsi a rispettare la legge.

Non stiamo nemmeno pensando a situazioni in cui non si sono registrati incidenti sul lavoro o quantomeno non vi sono stati infortuni gravi. Oppure addirittura a casi in cui ho raggiunto il tanto agognato obiettivo “zero infortuni“.

Non si tratta infatti di qualcosa di legato al numero di infortuni che eventualmente si sono registrati in azienda. Bensì stiamo parlando di una serie di misure di prevenzione infortuni, a prescindere da quanto poi possa accadere.

Cioè, quello che interessa è, come di consueto, la sicurezza sul lavoro intesa come l’insieme delle misure che sono state adottate dall’azienda per prevenire e/o ridurre al minimo il numero di incidenti.

Al contrario, pensare ad uno “sconto” ancorandolo al numero di infortuni che si verificano in azienda. Talvolta, potrebbe rivelarsi anche un’arma a doppio taglio. Infatti si potrebbe essere portati a “camuffare” eventuali incidenti proprio con l’obiettivo di arrivare a raggiungere lo “sconto” in questione.

I vantaggi non finiscono qui

Anche senza tenere conto di quanto indicato fin qui, adottare misure di prevenzione infortuni in azienda ha comunque un ritorno positivo sotto tanti punti di vista.

Infatti, nel caso in cui ci fosse un incidente o una malattia professionale l’azienda avrebbe agevolmente la possibilità di dimostrare il suo comportamento diligente. Ciò vorrebbe dire ridurre al minimo le possibilità di dover fronteggiare anche un eventuale processo!

E’ bene infatti non dimenticare mai che le responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro sono anzitutto di carattere penale. Questo può voler dire che si corre il rischio anche di “sporcarsi la fedina penale”.

In tal caso, una situazione del genere, potrebbe mettere in crisi, ad esempio, una azienda che lavora molto con appalti pubblici. Tutto perché? “Solo” per non aver adottate adeguate misure di prevenzione dagli infortuni. Come spesso ripetiamo: “Chi di noi sarebbe contento di affrontare un processo penale a causa di un paio di occhiali da 3 euro?”.

Quale futuro per la prevenzione degli infortuni?

A distanza di anni ormai dall’entrata in vigore del decreto legislativo 81/2008 prevenire gli infortuni nei luoghi di lavoro resta e resterà sempre il primo obiettivo per tutti. Datore di lavoro in testa.

A tal fine devono essere adottate tutte le misure tecnicamente disponibili senza mai dimenticare di valutare quegli che sono gli standard di riferimento.

Infatti l’art. 18 D.Lgs 81/08 chiede al datore di lavoro di tenere conto proprio di questo aspetto quando deve valutare i rischi presenti in azienda e le conseguenti misure di sicurezza.

Tutto questo potrà vedere un ulteriore passo avanti quando ci sarà la coscienza che le persone che lavorano in una azienda sono la prima preziosa risorsa di quest’ultima. Volendo si potrebbe provare a fare un parallelo con gli infortuni sportivi.

Ogni bravo allenatore, con la collaborazione del proprio staff tecnico, organizza e dosa le sessioni di allenamento in modo tale da non sovraccaricare troppo i propri atleti. Nonché, al tempo stesso, cercare anzi di garantire che questi siano sempre nelle migliori condizioni per esprimersi al meglio.

Analogamente, il buon datore di lavoro dovrebbe provvedere a far sì che i propri lavoratori e, comunque, tutte le persone che accedono in azienda si sentano protette e lavorino in condizioni di sicurezza. Com’è possibile tutto ciò?

Così come nel mondo sportivo viene riconosciuto un grande “capitale umano” all’atleta, per cui si cerca di fare il massimo per metterlo nelle migliori condizioni. Analogamente ogni datore di lavoro dovrebbe riconoscere il “capitale umano” dei propri lavoratori.

Così facendo, sarà lui il primo a capire che è necessario che questi lavorino nelle migliori condizioni possibili. Ecco, il nostro obiettivo è quello di aiutare i datori di lavoro a raggiungere questo risultato!